Gli italiani, si sa, sono un popolo che ama investire nel mattone. Dati ufficiali diffusi qualche mese fa hanno dimostrato come oltre la metà dei nostri connazionali viva in un immobile di proprietà e i sogni, si sa, non vengono scalfitti neanche dalla crisi economica. Ecco quindi che se è vero che comprare casa in Italia sta diventando molto difficile, anche e soprattutto in virtù delle difficoltà che gli aspiranti acquirenti incontrano nel vedersi concedere un mutuo, è altrettanto vero che in molti guardano con interesse ai mercati mmobiliari degli altri stati, non necessariamente quelli confinanti con l’Italia. Il medesimo discorso vale anche per tutti quegli investitori, piccoli o grandi, che vogliono mettere al riparo i propri fondi e giudicano eccessive le tassazioni che nel nostro Paese vengono applicate sulle seconde case, soprattutto dopo l’avvento dell’IMU.

Isole greche ma non solo
Una delle nazioni europee che stanno vivendo in maniera più drammatica la crisi macroeconomica che attraversa il mondo è senza alcun dubbio la Grecia. Più volte vi abbiamo raccontato di come i lidi ellenici stiano diventando una delle mete più interessanti per chi vuole investire. Tanto le abitazioni civili quanto le realtà commerciali dedicate alla ricettività (hotel, B&B, o residence, per fare qualche esempio) possono trasformarsi in veri e propri affari da far fruttare nel prossimo futuro. Ma anche in senso inverso il mercato greco è protagonista; dall’inizio dell’anno sono un numero sempre crescente i greci benestanti che, spaventati dall’ipotesi di un default e di un ritorno alla dracma, hanno cercato di utilizzare i propri capitali nell’acquisto di case all’estero; Italia inclusa.

Anche il Governo di Atene cerca di far cassa e proprio in questi giorni è stata data ufficialità alla voce che parlava della possiblità di vendita di parte del territorio greco. Per essere precisi non si tratta di vere e proprie vendite, ma di un affitto: una lista di circa 40 fra isole e isolotti sarà concessa in affitto ad aziende o privati per un lasso temporale compreso fra i 30 e i 50 anni.

Come fare per comprare
Se si è realmente intenzionati ad acquistare un immobile che si trova in uno Stato straniero, però, è necessario confrontarsi con alcune difficoltà oggettive. Come prima cosa è opportuno ricordare che non è possibile richiedere in Italia un mutuo per l’acquisto di una casa che non si trovi sul suolo italiano; quantomeno non è possibile farlo per vie tradizionali. Si possono scegliere due strade; la prima è quella di rivolgersi ad Istituti di credito internazionali che, previo accordo, possono gestire la concessione del credito regolando loro stessi i rapporti fra una filiale che si trovi nel nostro Paese e una seconda che abbia sede nel luogo in cui si trova l’immobile da acquistare; oppure si può chiedere in Italia un cosiddetto mutuo di liquidità per ottenere una cifra contante da impiegare nell’acquisto della casa. Nel primo come nel secondo caso, infatti, si ovvia ad uno dei maggiori problemi cui si va incontro rivolgendosi direttamente ad una banca della nazione in cui si trova la casa; i documenti di mutuo saranno in italiano e, data l’importanza dell’oggetto, meglio non avere alcun dubbio linguistico!

Quando si decide di comprare casa all’estero, peraltro, è importante anche informarsi accuratamente riguardo a ciò che le leggi dello Stato in cui vogliamo investire dispongono in caso di esproprio. Soprattutto in aree del mondo con regimi instabili, meglio non correre il rischio di trovarsi privati, per legge, dell’investimento.

Una novità importante
Visto il crescente interesse che si registra in Europa attorno agli acquisti immobliari oltre confine, anche la categoria dei notai si è mossa annunciando il prossimo lancio del programma Eufides. Grazie a questo progetto sperimentale, per adesso attivo solo in territorio europeo, la piattaforma internazionale del notariato consentirà agli acquirenti impegnati in compravendite internazionali di gestire il tutto tramite il proprio notaio di fiducia che, collaborando e tenendosi in contatto telematico con un suo collega dell’altro Stato, seguirà la trattativa rendendo più facile e fluido il processo legale legato alla stessa.

Fonte: articolo di Andrea Polo da immobiliare.it del 18/09/2012

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